Il trauma psicologico da trasloco è considerato una cera e propria patologia ed è condivisa da molte persone. Chi lo vive spesso preferisce affidarsi totalmente a una ditta traslochi proprio per evitare il più possibile di avere a che fare con questo evento.
Da una parte la persona che ne soffre comprende l’esigenza di questo cambio, magari per:
- Avvicinarsi al posto di lavoro
- Andare a vivere con la persona amata
- Trasferirsi in una casa più spaziosa
- Andare a vivere nella città dei propri sogni.
Dall’altra però si trova a dover affrontare la dolorosa separazione da una casa dove ci sono stati tanti ricordi felici o magari dove si è vissuto con una persona casa che la quale adesso non c’è più. Il disagio nell’abbandonare un posto felice e dei ricordi belli non è facile per tutti da vivere e affrontare.
Il trauma può manifestarsi in tanti momenti diversi della fase del trasloco. Per esempio al momento dell’imballaggio degli oggetti personali, quando si fa a trasferire i mobili, quando si lascia la casa vecchia o si entra in quella nuova etc.
E’ vero però che alla base vi è sempre un trauma psicologico più o meno importante legato al fatto che la persona non vuole abbandonare il proprio nido felice e lanciarsi all’avventura in una nuova casa.
Come si riconosce il trauma psicologico da trasloco?
Proprio come qualsiasi altra patologia, anche questo tipo di trauma legato al cambio della casa, è caratterizzato dei sintomi. Principalmente questi sintomi sono legati allo stato ansioso. E’ infatti fortemente correlato alla relativa sindrome da stress. La persona vive con ansia il cambio di casa.
Per questo motivo i sintomi sono particolarmente simili a quelli della sindrome da stress. La persona inizia a sperimentare ansia, stati confusionali, solitudine e come uno stato di disperazione. Tutto ciò non sembra poter trovare allievo all’interno della nuova casa anche se all’inizio si pensa di si. Di solito l’idea generale è quella di veder passare lo stress e l’ansia una volta che si è entrati nel nuovo nido, in verità questo stato di disperazione può continuare e far credere alla persona che niente tornerà più come prima.
C’è una soluzione?
Ovviamente si. Non è certo una buona idea restare tutta la vita legati a una casa solo perché si prova ansia e paura davanti all’idea di traslocare. Occorre quindi prendere a quattro mani il problema e risolverlo. Da una parte è bene cercare di prendere confidenza con la nuova casa, visitandola spesso prima di andarci effettivamente a vivere. Magari prendersi del tempo per entrarci da quando si entra in possesso delle chiavi, in modo tale da poterla sistemare un po’ alla volta e sentirla sempre più vicina e intima.
Per farsi passare questo stress non è buona idea far tutto di fretta, quindi è importante anticipare bene tutto e organizzarsi in modo tale da poter preparare ad esempio gli scatoloni un po’ alla volta. Non dimentichiamoci che alla base di questa patologia vi è la difficoltà a lasciare dei ricordi felici, perciò vanno portati nella nuova casa questi ricordi. Dalle foto agli oggetti importanti. Questo ovviamente se per chi trasloca è un punto importante.
Infine il nostro consiglio è quello di affidarsi a un’azienda esperta in traslochi in modo tale da ridurre al minimo i propri compiti e lasciare che siano dei professionisti a traslocare mobili e oggetti.