La Canapa è ormai di gran moda e non più un tabù. Infatti la Cassazione ribadisce la legalità della Cannbis, come puoi approfondire visitando questo link. La previsione è che ben presto sarà possibile vederla un po’ ovunque e del resto oggi è già presente fra le normali e quotidiane scorte di cibo. Un po’ come accade con la curcuma, la noce moscata, la paprika e le altre spezie, la canapa arricchisce la dieta, grazie anche al suo ricco apporto proteico che la rende molto nutriente.
Sul punto c’è ancora poca informazione. In quanto molti non sanno che la Canapa, che è possibile coltivare per uso strettamente personale, non si fuma soltanto. Essa si rivela anche un eccezionale superfood, molto versatile, adatto per realizzare pietanze gustose, ogni giorno diverse e altamente ricche di sostanze molto salutari. Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’argomento.
Marijuana e Canapa in cucina. Facciamo un po’ di chiarezza
Molti si domandano ancora se la Canapa sia la stessa cosa della Marijuana, tant’è che i due termini vengono indistintamente usati e sono sinonimi fra loro. La risposta a questo dubbio è sì. Canapa e Marijuana non sono altro che la stessa specie vegetale ma bisogna fare attenzione. Le due specie differiscono profondamente per il contenuto di TCH, principio attivo che tecnicamente viene definito come delta 9-tetraidrocannabinolo, oltre che per tutta una serie di altri aspetti.
Alcune varietà di cannabis contengono effettivamente poco o nessun THC e quindi non svolgono effetti tipici della Marijuana che alterano la mente. Nel linguaggio comune le persone tendono a riferirsi a questa varietà semplicemente come “Canapa”. Tuttavia la Canapa impiegata per scopi non medicinali o terapeutici, tradizionalmente definita “industriale” è la versione a basso THC. Quest’ultima varietà viene largamente utilizzata anche come alimento.
Come mai alcune varietà di cannabis vantano basse concentrazioni di THC? Questa è un’altra domanda del tutto ricorrente e la cui risposta risiede nella modalità di produzione e di maturazione delle specie. Occorre infatti considerare che è proprio lo stato di maturazione dei frutti ad influenzare i livelli di TCH.
Le varietà di Canapa con basse concentrazioni di THC non raggiungono lo stato di maturazione massimo. In altre parole, quando i semi di Canapa vengono coltivati in regioni fresche il rapporto fra Cannabidiolo (CBD) rispetto al THC è molto grande, ovvero c’è più CBD e poco THC, rispetto ai semi prodotti in regioni tropicali.
La Canapa accompagna l’uomo sin dall’antichità. Usata in Cina quale medicina alternativa per oltre 3000 anni e coltivata da oltre 6000 anni, è stata oggetto di numerosi studi scientifici e dibattiti in tutto il mondo che hanno confermato le numerose proprietà benefiche a carico dell’organismo.
Fino a poco tempo fa la vendita di alimenti derivati dalla canapa era stata proibita in alcuni Paesi nel mondo. In alcuni casi i semi di Canapa potevano essere esportati o utilizzati per alimentare solo gli animali. Con il tempo la Canapa è stata autorizzata a poter essere coltivata nel rispetto delle normative locali e numerosi Stati hanno emanato leggi e sentenze a favore di questa specie vegetale.
Attualmente i prodotti alimentari a base di Canapa sono abbastanza facili da reperire in tutto il mondo e in Europa. I consumatori possono anche acquistare semi per coltivare in completa autonomia le piante di cannabis, senza essere esperti botanici o avere alcuna licenza dallo Stato. In tutto il mondo ci sono oltre 30 Paesi che consentono di coltivare e raccogliere la canapa industriale, con bassi livelli di THC.
Canapa: concentrato di vitamine e non solo
Prima di iniziare il consumo di Canapa light è bene documentarsi sull’apporto nutrizionale, per rimanere sorpresi dal modo in cui può essere usata non solo nella vita di tutti i giorni ma anche in cucina. L’olio di Canapa, ad esempio, è ricco di proteine (20-25%), di carboidrati e presenta anche una percentuale di fibre che varia da 10 al 15%. Non bisogna dimenticare che l’olio di Canapa è anche un concentrato di vitamine e minerali, quali la E, fosforo, potassio, magnesio, calcio, zinco e tiamina.
La Canapa racchiude anche il tocoferolo, un potente antiossidante associato alla vitamina E, che oltre a contrastare l’invecchiamento supporta contro complicazioni comuni come quelle legate al diabete. I grassi dei semi di Canapa sono per l’80% insaturi, che hanno un buon effetto sull’organismo e non sono nemici del colesterolo. Scavando negli acidi grassi, ci si accorge anche che i semi di Canapa racchiudono un buon equilibrio fra Omega 6 e 3.
Alla luce di tutto questo bisogna considerare che cannabidiolo (CBD) non esercita alcuna azione psicoattiva ma solo benefici per la salute. Gli studi dimostrano che è anticonvulsivante, riduce i tremori, ha proprietà antidolorifiche (analgesiche), ha effetti antinfiammatori e antimicrobici.
Mangiare la Canapa? Si può
La maggior parte dei prodotti alimentari a base di canapa parte dal seme. Forse molti curiosi e coloro che desiderano scoprire l’affascinante mondo della Canapa non hanno mai tenuto tra le mani un seme e non ne conoscono l’aspetto. Il seme della Canapa è ricoperto da un guscio esterno croccante. L’interno viene poi lavorato, pressato con tecniche all’avanguardia, per ricavare l’olio di Canapa. I semi in alcuni casi, vengono anche ridotti in finissima polvere per produrre farina e tanti altri prodotti proteici
I semi di Canapa si possono consumare anche interi, privati o meno del loro guscio, sia in versione fresca che tostata. Una volta sbucciati stupiranno il palato grazie alla loro consistenza morbida e al retrogusto che richiama quello della nocciola.
Oggi la Canapa si rivela molto versatile in cucina e premette di dare libero sfogo alla propria creatività. Molti consumatori, esperti ai fornelli o semplici appassionati di cucina, si dilettano ad usare la Canapa come condimento per tantissimi piatti. La Canapa viene ad esempio impiegata a colazione per arricchire frullati, yogurt, budini, impasti per torte o muffin e molto altro. A pranzo e cena si abbina bene con le creme, il pesto, i sughi, il pesce o le carni.
La polvere di Canapa aggiunge anche note proteiche alle bevande come tisane, tè o spremute. Indicata anche per condire insalate e verdure, la Canapa, in definitiva, si sposa bene sia con cibi cotti che crudi.
Nel considerare quale tipo di prodotto a base di Canapa acquistare occorre sapere che i semi che mantengono il guscio esterno sono quelli maggiormente nutrienti, in quanto racchiudono una grande quantità di acidi grassi. I semi privati del guscio infatti presentano una concentrazione minore di nutrienti.
In ogni caso l’acquisto dei prodotti a base di Canapa richiede molta attenzione e ponderazione. Buona regola è informarsi sulla provenienza e valutare attentamente le caratteristiche, per essere sicuri di comprare semi legali e con le concentrazioni di THC previste dalla legge, in grado di svolgere un’azione benefica per il proprio organismo.
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